La capacità teorica di un terminal intermodale è condizionata innanzitutto dal numero massimo di treni programmabili al giorno. Da misurazioni effettuate nei principali terminal nazionali si constata che ogni binario operativo (di almeno 550-600 metri) può gestire al massimo 3-4 di treni al giorno, a cui corrispondono circa 90-120 carri ferroviari.
Risulta difficile definire la capacità di un terminal solamente considerando le sue caratteristiche dimensionali, infrastrutturali e di esercizio ferroviario. Queste ultime possono infatti dare esclusivamente dei valori di riferimento minimi e massimi raggiungibili da una infrastruttura di interscambio.
I principali fattori interni che condizionano la capacità di un terminal intermodale sono:
Come conseguenza della capacità limitata dei terminal ferroviari, le aziende di trasporto trovano difficoltà a far entrare le unità di carico negli interporti che sono congestionati a causa di infrastrutture sottostimate rispetto alla necessità del mercato. Risulta pertanto difficile per le aziende di trasporto assicurare i vantaggi derivanti dall’utilizzo del trasporto intermodale ai propri clienti, che si aspettano infatti una maggiore convenienza e rapidità dall’utilizzo di questa modalità di trasporto. Il trasporto intermodale è inoltre una scelta più sostenibile rispetto alla modalità “tutto strada”.