La logistica nel
settore della moda è attraversata da profonde trasformazioni, date da diversi fattori, come
- l’aumento della distanza tra i luoghi di produzione e di distribuzione del prodotto finito
- l’aumento del numero di collezioni per assicurare ai clienti una scelta più ampia e per stimolare le vendite
- dalla produzione e distribuzione che devono essere sempre più veloci e internazionalizzate, secondo la logica del “quick response”.
In conseguenza della radicale trasformazione del contesto operativo, le aziende del settore fashion tendono sempre di più ad appoggiarsi a provider logistici esterni in quanto la distribuzione, intesa come consegna, gestione del reso, etc. è sempre più strategica. A questi fattori si sono aggiunti anche una forte attenzione alla qualità del servizio e, specialmente, l’introduzione di nuove formule di vendita: pensiamo ad esempio al successo dell’e-commerce. Questi cambiamenti hanno una forte incidenza per il settore della moda, un settore che si caratterizza da sempre per l’elevata incidenza dei costi logistici, stimabile secondo fonte AT Kearney attorno al 23%. Sono numerosi i pre-requisiti necessari per sviluppare una partnership tra aziende della moda ed operatori logistici:
- specializzazione e conoscenza del prodotto
- possibilità di una affidabile e forte integrazione informatica
- importazione e gestione delle materie prime;
- integrazione con conto-lavoristi esterni;
- gestione dei campionari e degli outlet;
- gestione specifica del reso commerciale e degli articoli con forte stagionalità;
- gestione doganale (magazzino doganale e fiscale);
- elasticità nella gestione delle oscillazioni stagionali dei volumi di prodotto trattati;
- capacità di pianificazione dei processi logistici e attenzione maniacale ai dettagli, alla qualità e tutela del prodotto;
- attività a valore aggiunto, stiratura, riparazioni, collaudo, controllo qualità dei capi;
- spedizioni aeree e marittime.