Il flusso della supply chain attraverso diverse fasi, modalità e competenze
Le differenti divisioni di un’azienda multispecializzata come FERCAM possono supportare con expertise dedicata ciascuna fase di trasporto del caffè, presentandosi al cliente quale interlocutore unico per l’intero flusso.
La lunga distanza che separa le aziende produttrici dai torrefattori europei viene di norma colmata attraverso trasporto marittimo o aereo. All'arrivo dei container nel paese di destinazione vengono poi svolte tutte le pratiche per lo sdoganamento, a valle delle quali il caffè può essere scaricato e trasferito al terminale.
La merce viene quindi temporaneamente stoccata a magazzino, da dove sarà progressivamente inviata agli stabilimenti di torrefazione, al momento dell’ordine da parte del cliente.
In torrefazione il prodotto grezzo subisce la prima fase essenziale della lavorazione: la tostatura trasforma il chicco verde, pressoché insapore e inodore, nel chicco che ben conosciamo, aromatico e croccante. I tempi e le temperature di cottura sono differenti a seconda della varietà e il torrefattore esperto, specie se la lavorazione avviene a livello artigianale, saprà modulare ad arte la cottura, per sprigionare tutto l’aroma del chicco. Il caffè può essere lasciato in grani oppure macinato, per essere poi confezionato o incapsulato.
Ed ecco che rientra subito in gioco il partner di trasporto e logistica: il prodotto finito e confezionato viene nuovamente accolto nel magazzino logistico. Alla ricezione di un ordine di prelievo, qui iniziano le attività di picking e allestimento, per preparare i bancali con la merce da spedire al destinatario finale. Collaboratori competenti e precisi predispongono la necessaria documentazione e passano il testimone al reparto distribuzione, che si occupa della tratta finale, detta anche ultimo miglio, fino agli scaffali del negozio dove potremo acquistarlo in qualità di consumatore finale.
Da qui alla soddisfazione di una tazzina fumante di caffè il passo ormai è molto breve…