La supply chain del mobile
La supply chain del mobile
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23 agosto 2017 - by: Paolo Sartor

La supply chain del mobile

Il settore del mobile nel corso degli anni ha assistito ad un progressivo frazionamento e polverizzazione delle consegne

Supply chain del mobileLa supply chain del mobile richiede un impegno organizzativo notevole da parte degli uffici spedizioni e degli autisti degli automezzi per pianificare, assegnare ed effettuare le singole prese e consegne. Forse è arrivato il momento di adottare nuovi modelli di distribuzione – con l’ausilio delle soluzioni informatiche - condivisi tra più aziende. Storicamente il trasporto stradale ha rappresentato la principale, e spesso l’unica, modalità di trasporto a servizio delle imprese del mobile. Questa modalità di trasporto ha risposto alle esigenze di approvvigionamento delle materie prime, agli spostamenti tra stabilimenti per lavorazioni e conto lavoro ed infine alla distribuzione dei prodotti finiti. Con il passare del tempo si è assistito ad una progressiva frammentazione dell’ordine che ha indotto fortunatamente l’industria del distretto del legno arredo ad impostare una produzione su commessa. Infatti l’ordine che ricevono le aziende di produzione è direttamente legato all'acquisto nel punto vendita di un consumatore. Il fenomeno della parcellizzazione delle consegne è più sensibile in Italia, anche per tipologia e dimensione delle strutture di vendita, rispetto a quella media in Europa. Se nelle spedizioni in Italia si è ormai arrivati ad una media di 12-14 consegne per una motrice da 50-60 metri cubi di capacità volumetrica, in Europa il numero medio oscilla tra gli 8 ed i 9 punti d scarico. Occorre però fare un distinguo per le diverse produzioni. Ad esempio nel settore dell’arredo bagno, dove vengono utilizzate piccole motrici da 25 metri cubi di volumetria, il numero di consegne in Italia arriva anche a 20-25 consegne. Nelle spedizioni in Europa, per la dimensione e struttura della clientela, vengono utilizzati autoarticolati e autotreni con capacità di carico da 100 a 120 metri cubi utili. Per le spedizioni via mare viene invece utilizzato il container. In questo caso viene utilizzata la clausola del franco partenza, cioè spetta al destinatario organizzare le operazioni e l’organizzazione di trasporto e consegna a destino, che vengono affidate caso per caso a Multimodal Transport Operator (MTO) di fiducia del cliente.
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