Il trasporto internazionale delle merci su strada è regolamentato dalla
Convenzione CMR (Convenzione relativa al contratto di trasporto internazionale di merci su strada). Fino a poco tempo fa le CMR erano compilate solo in forma cartacea. Nel febbraio 2008, un protocollo è stato aggiunto alla convenzione CMR, che richiedeva che il medesimo documento potesse essere gestito elettronicamente, tramite la cosiddetta “
e-CMR”. Questo protocollo è entrato in vigore il 5 giugno 2011, e fino ad ora, 11 paesi hanno ratificato questo nuovo sistema elettronico e precisamente: Bulgaria, Repubblica Ceca, Danimarca, Estonia, Lettonia, Lituania, Francia, Paesi Bassi, Slovacchia, Spagna e Svizzera, con altri paesi che mostrano un forte interesse alla sua introduzione. L'avvio del CMR digitale è stato promosso dall'
IRU, dall'associazione degli autotrasportatori spagnoli
Asociación de Transporte Internacional por Carretera e dalla francese
Fédération Nationale des Transports Routiers. È un documento elettronico ufficiale di trasporto e potrà diventare l'unico documento che l'autista dell’automezzo dovrà avere a bordo per quanto riguarda il carico trasportato. Gli obiettivi della lettera di vettura elettronica sono quelli di migliorare ulteriormente la qualità della filiera distributiva, con un potenziamento dell’efficienza e della visibilità. Più Stati la utilizzeranno, più il sistema si diffonderà, dal momento che i paesi che accettano la e-CMR usufruiranno di vantaggi reciproci. L’iniziativa riduce altresì l’
impatto ambientale dei traffici globali, riducendo l’utilizzo della carta e minimizzando di conseguenza le esigenze di archivio. Essa limita il potenziale di errore umano e può adottare piattaforme multilingue per un applicazione internazionale senza soluzioni di continuità.