Supply Chain della Chimica: Tutte le Normative Internazionali

La produzione della maggior parte dei beni finiti dipende dall'elaborazione di semilavorati e intermedi chimici. Questi materiali, per necessità, vengono prodotti in stabilimenti altamente specializzati che non sono sempre in prossimità degli impianti finali di destinazione. In questo contesto, entrano in gioco gli attori della Supply Chain, che gestiscono sia il trasporto delle materie prime che dei prodotti finiti.

Fornire servizi logistici a un'industria chimica, compresa la gestione delle merci pericolose, richiede una stretta collaborazione, la capacità di identificare le risorse specializzate più idonee e le modalità più appropriate per ciascuna spedizione. In questo contesto, è fondamentale rispettare rigorosamente le normative vigenti sulla sicurezza e la classificazione di tali sostanze. Le merci pericolose, infatti, sono suddivise nelle seguenti classi, in base alla pericolosità che possano rappresentare:

• Classe 1: Materie ed Oggetti esplosivi
• Classe 2: Gas
• Classe 3: Liquidi Infiammabili
• Classe 4.1: Solidi Infiammabili, materie autoreattive ed esplosivi solidi desensibilizzati
• Classe 4.2: Materie soggette ad accensione spontanea
• Classe 4.3: Materie che, a contatto con l’acqua, sviluppano gas infiammabili
• Classe 5.1: Materie Comburenti
• Classe 5.2: Perossidi Organici
• Classe 6.1: Materie Tossiche
• Classe 6.2: Materie Infettanti
• Classe 7: Materiale Radioattivo
• Classe 8: Materie Corrosive
• Classe 9: Materie ed Oggetti pericolosi diversi

Per garantire la sicurezza totale, è necessario che produttori, magazzinieri, mittenti, spedizionieri e destinatari adottino standard e procedure adeguate. Tutte le parti coinvolte devono rispettare normative gerarchiche e coordinate reciprocamente, che stabiliscono le condizioni e i requisiti per il trasporto di merci pericolose.
Il trasporto di queste tipologie di merci è regolamentato in base al mezzo di trasporto utilizzato, includendo aspetti come l'imballaggio, i criteri di pericolosità, le condizioni di trasporto, la marcatura dei colli/unità di trasporto e la documentazione richiesta, così come i veicoli utilizzati per il trasporto, e così via.

Per il trasporto internazionale su strada vige l’Accord européen relatif au transport international des marchandises Dangereuses par Route, o meglio noto come ADR, che riguarda non solo le misure di sicurezza necessarie al trasporto, i carichi e merci, ma anche i soggetti coinvolti.
È fondamentale infatti aver ricevuto una formazione specifica per ottenere il Certificato di Formazione Professionale ADR, che regola sia la classificazione delle sostanze pericolose sia l'adeguato equipaggiamento per il loro trasporto. Inoltre, il trasporto su strada richiede l'impiego di imballaggi appositamente selezionati in base alla classe di pericolosità delle merci. Il veicolo utilizzato per il trasporto deve essere autorizzato per svolgere tale trasporto e adeguatamente attrezzato per le classi di materiali trasportati. Ogni spedizione richiede attrezzature specifiche in base alla tipologia di merce. È essenziale quindi che anche il veicolo segnali chiaramente la presenza di merci pericolose nel vano di carico mediante pannelli ed etichette di pericolo posizionati visibilmente ai lati del mezzo.

Per il trasporto internazionale via treno vige il Regolamento concernente il Trasporto Internazionale di Merci Pericolose su Rotaia, o RID, costituito dall’OTIF, Organizzazione intergovernativa per i trasporti internazionali per ferrovia. Il testo ufficiale del RID, disponibile in francese, tedesco e inglese, subisce una revisione biennale da parte del comitato di esperti RID. Questa revisione tiene in considerazione gli avanzamenti tecnologici e le nuove esigenze che emergono negli anni nel settore del trasporto ferroviario.

La normativa internazionale di riferimento per il trasporto marittimo di merci pericolose è l’IMDG, acronimo di International Maritime Dangerous Goods Code, redatto dall’Organizzazione Marittima Internazionale, e l’ADN, Accordo europeo relativo al trasporto internazionale di merci pericolose per vie navigabili interne.  Per richiedere un trasporto via mare di prodotti chimici è necessario compilare il “Multimodal Dangerous Goods Form”, una dichiarazione all’interno della quale si forniscono tutte le informazioni riguardanti la merce, incluso il possibile inquinante marino.

Infine, per il trasporto aereo delle merci pericolose il riferimento globale è il manuale Dangerous Goods Regulation (DGR) del IATA, ovvero l’Associazione Internazionale Trasporto Aereo. Occorre quindi disporre della certificazione IATA DGR che attesta la competenza dell’operatore logistico nella gestione di questi carichi. In particolare, per il trasporto aereo, le merci pericolose vietate sono: sostanze esplosive, sostanze che possono reagire pericolosamente, prendere fuoco, emettere gas tossici, corrosivi o essere infiammabili.

La gestione del trasporto diventa quindi più articolata nel caso di movimentazione multimodale, perché richiede la visione e rispetto di più normative incrociate, e soprattutto la tutela della sicurezza delle merci, del pubblico e del personale. Per riuscire ad offrire servizi in linea è dunque fondamentale la collaborazione cospicua tra i vari soggetti coinvolti.

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