Veicoli BEV (Battery Electric Vehicle)
I veicoli BEV funzionano con un motore elettrico alimentato da batteria. Hanno un impatto ambientale pressoché nullo in quanto non utilizzano combustibili fossili inquinanti e, grazie alla loro silenziosità, contribuiscono a ridurre anche l'inquinamento acustico. Sono particolarmente adatti per l'uso in centri urbani molto frequentati, poiché le loro emissioni sono azzerate dal tubo di scarico. I BEV hanno un'autonomia moderata, di circa 300 km, e richiedono tempi di ricarica più lunghi presso le colonnine di ricarica. La durata della ricarica varia considerevolmente a seconda del voltaggio fornito e se la ricarica avviene in corrente alternata o continua. Un inconveniente dei veicoli BEV è che l'autonomia può ridursi significativamente in condizioni climatiche estreme, soprattutto in caso di forti oscillazioni di temperatura.
Veicoli FCEV (Fuel Cell Electric Vehicle)
I veicoli FCEV, noti anche come veicoli a idrogeno, sono veicoli elettrici ibridi che utilizzano l'idrogeno per produrre energia elettrica attraverso una cella a combustibile. Questa energia alimenta la batteria del veicolo. Il processo di produzione dell'energia avviene tramite elettrolisi inversa, che combina l'idrogeno con l'ossigeno e produce solo acqua come sottoprodotto. Anche i veicoli FCEV hanno un impatto ambientale nullo, ma il loro vantaggio principale è rappresentato da un'autonomia maggiore, tra gli 800 e i 1000 km, e tempi di ricarica ridotti, poiché l'elettricità viene prodotta direttamente a bordo del veicolo, che ha bisogno solo di essere rifornito di idrogeno. I tempi di rifornimento variano a seconda della capacità del serbatoio, ma sono comparabili a quelli necessari per rifornire di carburante fossile. Tuttavia, a causa dei costi elevati e della mancanza di un'infrastruttura diffusa per il rifornimento di idrogeno, i veicoli FCEV sono prodotti in quantità limitata e non sono facilmente accessibili al pubblico.
I veicoli elettrici sono quindi davvero vantaggiosi per l’ambiente?
Lo sono senz’altro, come dimostrano tutti gli studi più accurati condotti da team di ricerca internazionali. Nonostante ciò, allo stato attuale delle tecnologie, il loro contributo non è risolutivo. Lo diventerà soltanto quando anche tutta la filiera ad essi collegata sarà totalmente sostenibile. Ad esempio, quando sarà possibile produrre solo elettricità da fonti rinnovabili e man mano che migliorerà il processo produttivo delle batterie e la loro efficienza complessiva. Infine, serviranno nuove tecnologie anche per poter eliminare il problema dello smaltimento delle batterie in disuso, anch’esso terribilmente inquinante.
Fonti: