Da Milano alla Siberia: FERCAM Fine Art vince con una soluzione agile di trasporto

Grazie alla partnership siglata con Open Care alla fine dello scorso anno, FERCAM Fine Art ha avuto l’opportunità di entrare in contatto con un importante Cliente, per il quale è stato gestito il trasporto di un dipinto in Siberia.
Arianna Borroni, responsabile del Reparto Fine Art a Vignate (MI) racconta i dettagli di questo trasporto: "il nostro Cliente aveva acquistato all’asta quest’opera di un artista russo, un dipinto su tela risalente agli anni ’60. Si tratta di un’opera di dimensioni medie, in ottime condizioni conservative e di valore contenuto, che non presentava quindi particolari criticità ai fini del trasporto. E tuttavia, la località di destinazione ci ha portato a dover deviare dalle nostre proposte standard, per andare in cerca di una soluzione che potesse soddisfare appieno la richiesta".

L’esigenza espressa dal Cliente era recapitare l’opera a Kemerovo, nella Siberia Sudoccidentale, come dono destinato ad un rappresentante locale. Non essendo un dipinto di altissimo valore, il primo preventivo di trasporto, ipotizzato per via aerea e secondo i parametri canonici previsti dal protocollo Fine Art, risultava superare di molto il valore dell’opera stessa. "Abbiamo fatto una prima valutazione, preventivando la prima tratta Malpensa-Mosca in aereo e la restante tratta da coprire via strada, in quanto le dimensioni dell’opera non avrebbero consentito di imbarcarla su un volo interno", spiega Borroni. I requisiti qualitativi per un trasporto Fine Art sono molto elevati: si prevedono sempre automezzi dedicati, climatizzati e dotati di sistemi di sicurezza specifici, nonché due autisti sempre presenti in contemporanea. Inoltre, la particolare situazione che stiamo vivendo a livello globale ha causato una forte riduzione nel numero di voli effettuati e quindi una crescita vertiginosa delle tariffe. L’applicazione di condizioni standard in questa specifica situazione avrebbe inevitabilmente comportato costi che assai comprensibilmente non potevano risultare proporzionati per un Cliente privato. 

Prosegue la Responsabile di reparto: "abbiamo però la fortuna di occuparci di un prodotto di nicchia all’interno di una grande società multi-specializzata quale è FERCAM. Per cui sapevamo che avremmo potuto affidarci al nostro network per proporre una soluzione a costo più contenuto, per rispondere correttamente all’esigenza". Le buone condizioni dell’opera e la relativa semplicità di imballo hanno consentito infatti di proporre la sostituzione della tratta aerea con un trasporto su strada con veicolo non specializzato per l’arte, ridimensionando così notevolmente la tariffa. "Non avendo a disposizione un mezzo climatizzato per la tratta Italia-Mosca, ci siamo concentrati sulla coibentazione termica della cassa, poiché lo sbalzo di temperatura era il principale fattore di rischio. Abbiamo utilizzato per l’imballo a contatto con l’opera una protezione in Tyvek, strati di polistirene espanso inerte per l’isolamento termico e fogli di silica gel per limitare un’eventuale condensa interna", commenta Borroni. Avendo quindi incontrato il benestare del Cliente, nel mese di marzo l’opera è stata trasportata con successo e consegnata al destinatario, nel cuore della steppa russa.

"Mercato museale e mercato privato sono necessariamente differenti, sia nelle necessità che nelle risorse a disposizione. Credo che la nostra expertise, la competenza nella gestione delle pratiche amministrative e di sdoganamento, la cura per la conservazione degli oggetti artistici e preziosi, possano e debbano essere messe a disposizione attraverso soluzioni flessibili ed intelligenti, che ci consentano di rivolgerci a diversi interlocutori e rispondere a ciascuna esigenza nel modo corretto". Conclude Arianna Borroni: "questo episodio ci ha permesso di dimostrare la forza di essere parte di una grande rete di servizi, che ci consente di formulare dinamicamente i nostri progetti di trasporto, sempre con una garanzia di qualità ed efficienza".