Angolo cieco: un pericolo da conoscere meglio
Angolo cieco: un pericolo da conoscere meglio
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9 agosto 2021 - by: Silvia Pedrotti

Angolo cieco: un pericolo da conoscere meglio

Quello del blind spot è un tema molto sentito e dibattuto nel mondo dei trasporti. Soprattutto nelle città, la svolta a destra dei veicoli commerciali rappresenta un grande pericolo per pedoni e ciclisti. Scopriamo insieme le nuove Direttive Europee e le nuove tecnologie che mirano ad una maggiore sicurezza per tutti gli utenti della strada.

Angolo cieco: un pericolo da conoscere meglio

Come si forma un angolo cieco?

Come ben sappiamo, i mezzi pesanti non riescono sempre a percepire pedoni e ciclisti che transitano lateralmente al veicolo a causa dei numerosi “punti ciechi” dovuti alle dimensioni del mezzo. Il conducente si trova infatti in una posizione molto elevata rispetto al piano stradale: la linea degli occhi sta a 3 metri o più dal suolo e, sebbene un mezzo sia dotato di 2-3 specchi retrovisori in cabina, questi non possono sostituirsi alla visione diretta: basta un piccolo errore nella regolazione per lasciare un grande punto cieco nella visione del conducente.  Ad aggravare il quadro, la fiancata destra può essere controllata solo attraverso l’uso di specchi retrovisori, mentre sul lato sinistro il guidatore riesce a vedere più agevolmente accostandosi al finestrino; è proprio il caso della svolta a destra quello più pericoloso per gli utenti deboli, in quanto sono a rischio di entrare facilmente in un angolo morto, ovvero senza visibilità.
 

Sviluppi normativi Europei anti Blind Spot

Con la Direttiva Europea 2007/38/CE che ha introdotto l’obbligo di montare specchi specifici per l’angolo cieco sui veicoli commerciali si sperava di riuscire a salvare, entro il 2020, la vita di 1.200 persone. Sono trascorsi alcuni anni e non tutti i veicoli commerciali risultano dotati di questi specchi. La nuova Direttiva EU imporrà dal 2024 ai mezzi di nuova omologazione il montaggio di sistemi ADAS che “illuminino” gli angoli ciechi, riducendo così il rischio di investire ciclisti o pedoni nel corso della svolta; tale obbligo verrà poi esteso anche a tutti i mezzi circolanti in Europa.
 
In attesa di tale vincolo, alcuni Stati si sono attivati in anticipo creando normative ad hoc: è il caso del Regno Unito e della Francia. Con il decreto Direct Vision Standard (DVS) varato dal Tfl di Londra, a partire dallo scorso 26 ottobre 2020 tutti i veicoli merci di peso superiore alle 12 tonnellate, inclusi quelli provenienti dall’estero, necessitano di un permesso per entrare e circolare nel Greater London; permesso rilasciato solo a mezzi dotati di telecamere, sensori anti “angolo morto” e di adesivi di allerta per i pedoni.
Sulla spinta di questa presa di posizione, da febbraio scorso la Francia ha varato una legislazione a livello nazionale che interessa tutti i veicoli di peso superiore alle 3,5 tonnellate e che prevede l’affissione obbligatoria in coda e lungo la fiancata di adesivi riflettenti giallo-neri “anti-investimento”. A partire dal 1° luglio scorso la mancanza di tali adesivi è sanzionabile.
 

Quali sono le nuove proposte tecnologiche?

Anche le case produttrici sono particolarmente attive e stanno sviluppando o collaborando con produttori di innovativi sistemi di monitoraggio dell’angolo morto. Per citare alcuni sistemi di assistenza alla svolta, MAN ha introdotto il VAS, Peugeot il Surround Rear Vision, Daf il DVS Safe System e Scania il VRUCW.
 
La scelta di FERCAM, da sempre sensibile al tema della sicurezza, è stata quella di usufruire delle nuove MirrorCams degli Actros Daimler e di equipaggiare la flotta IVECO a LNG del kit DVS della Brigade Ltd.
Nel primo caso, delle telecamere sostituiscono interamente gli specchi retrovisori fornendo una visuale ampliata e segnalazioni lampeggianti direttamente visibili dal monitor di cabina; nel secondo, le telecamere si aggiungono agli specchietti retrovisori e, oltre a rilevare la presenza di oggetti e utenti visivamente, dispongono di un sistema di alert sonoro, udibile sia internamente che esternamente all’abitacolo.
 

Sicurezza per pedoni e ciclisti: come comportarsi?

I sistemi di telecamere per veicoli costituiscono un grosso passo avanti rispetto ai numerosi specchi retrovisori altrimenti necessari per monitorare gli angoli ciechi; buon senso e prudenza rimangono però sempre necessari alleati della sicurezza stradale. Molte persone, infatti, non hanno il minimo sospetto di quanto possa essere limitata la visibilità laterale della strada per un mezzo pesante e che, più grande è il mezzo, più sono estesi gli angoli ciechi. Mantenere una buona distanza da tutti i veicoli, specialmente quelli di grandi dimensioni dove è improbabile che l’autista ci veda, è di partenza un’ottima strategia; a seguire riportiamo alcuni piccoli consigli pratici:
 
  • Prima stabilire il contatto visivo con il conducente, poi attraversare la strada.
  • Tenere sempre a mente che se non si riesce a vedere il conducente, molto probabilmente neanche lui è in grado di vederci.
  • Ricordare che è più sicuro restare dietro al camion anziché a lato.
  • Nel caso ci si trovi a lato, mantenere una distanza ampia dal veicolo.
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