Dall’Everest al Gasherbrum I: Marco Confortola chiude la corona degli Ottomila, con FERCAM al suo fianco

[Bolzano, 19 agosto 2025] Il sogno di una vita si compie: con il cuore che batte a 8.080 metri di quota, Marco Confortola tocca finalmente la vetta del Gasherbrum I e scrive il suo nome nella leggenda dell'alpinismo mondiale.

20 luglio 2025, una data che rimarrà per sempre scolpita nella memoria di Marco Confortola. Raggiunta la vetta, entra ufficialmente nella ristrettissima cerchia degli alpinisti capaci di scalare tutti i 14 Ottomila della Terra senza ossigeno supplementare. Un'impresa titanica, iniziata nel 2004 con l’Everest, che lo colloca oggi nella cerchia più esclusiva dell'alpinismo mondiale, resa possibile anche grazie al sostegno logistico e umano di FERCAM, partner fedele in questa incredibile odissea verticale.
 
Una lunga partnership, per arrivare insieme sul tetto del mondo
 
Il rapporto tra Confortola e FERCAM nasce diversi anni fa, da un incontro che si è trasformato in una collaborazione duratura per la gestione completa del trasporto del materiale alpinistico: «tutto è iniziato grazie a un evento in azienda a cui ero stato chiamato per condividere una testimonianza. Si è creato subito un ottimo feeling e da lì è partita una lunga amicizia. Abbiamo condiviso tante spedizioni: dal Batura al Nanga Parbat, fino a tre tentativi al Gasherbrum. Non mi hanno mai perso un bidone e le tempistiche sono sempre state rispettate. Questo la dice lunga sulla professionalità di FERCAM».
 
Anche per il G1, il materiale tecnico è stato spedito e organizzato con cura attraverso un servizio di trasporto aereo che ha garantito il rispetto delle tempistiche e la sicurezza del carico. Nei bidoni, altamente resistenti alle cadute, alle intemperie e ai lunghi spostamenti, trovano posto piccozze, ramponi, corde, chiodi, abbigliamento tecnico, tende, sacchi a pelo e provviste, che devono viaggiare in condizioni ottimali: «la comunicazione con gli agenti locali è fondamentale: immaginate se il cibo restasse tre giorni a 40 gradi al sole in un bidone di plastica, sarebbe un disastro. L’attenzione di FERCAM a questi dettagli è una garanzia, ed è parte integrante del successo della spedizione».
 
Il successo di una missione lunga 21 anni
 
Il messaggio che segna la conclusione della missione arriva pochi giorni dopo la vetta, da Islamabad: «ce l’abbiamo fatta! Abbiamo chiuso la corona. FERCAM sempre con me. Sto preparando i bidoni per fare il cargo di rientro: porto tutto il materiale a casa. Finalmente, basta Ottomila». Per l’alpinista, il traguardo è anche un momento di gratitudine, quando scrive ai suoi referenti dell’azienda logistica altoatesina: «la mia corona è la vostra corona. Senza di voi, tutto questo non sarebbe stato possibile. È importante dirlo, perché chi fa il vostro lavoro è parte di qualcosa di grande». Confortola, alpinista valtellinese e guida alpina, ha dichiarato alla stampa di voler ora dedicarsi alla trasmissione dei valori della montagna, anche attraverso conferenze aziendali e percorsi di trekking in Nepal. La chiusura della “corsa agli Ottomila” non segna quindi un punto d’arrivo, ma l’inizio di una nuova fase. E FERCAM continuerà a sostenerlo come ambasciatore della montagna e del coraggio, in linea con i valori di resilienza, affidabilità e competenza che accomunano il mondo della logistica a quello dell’alpinismo.